Un tema di grande interesse ed attualità per chi frequenti palestre e centri sportivi è quello inerente la necessità o meno di munirsi di un certificato medico per l’attività sportiva all’atto dell’iscrizione. Sul punto, sovente, gli stessi gestori del centro non sono molto informati e forniscono indicazioni contraddittorie.
Il quadro normativo, a seguito di una serie di recenti interventi legislativi, può ora dirsi chiaro.
L’art. 42 bis della Legge 98/2013 (c.d. decreto del fare) stabilisce che “Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini, promuovendo la pratica sportiva, per non gravare cittadini e Servizio sanitario nazionale di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni, è soppresso l’obbligo di certificazione per l’attività ludico-motoria e amatoriale…”. Al secondo comma stabilisce che “I certificati per l’attività sportiva non agonistica, di cui all’articolo 3 del citato decreto del Ministro della salute 24 aprile 2013, sono rilasciati da….”.