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Postura, equilibrio e propriocezione

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Nella relazione fra postura ed equilibrio si riscontrano molte variabili e, allo stesso tempo, i sistemi di controllo di queste due funzioni così complesse, spesso coincidono. L’equilibrio si raggiunge, in posizione eretta, quando la perpendicolare passante per il baricentro del corpo cade all’interno della base di appoggio costituita dai piedi.

Il mantenimento della funzione di equilibrio avviene attraverso una costante rielaborazione dei parametri dell’attività muscolare, indispensabile per mantenere il baricentro costantemente all’interno della base di appoggio. Il baricentro è infatti in continuo movimento: sia per l’azione di forze esterne, che per gli spostamenti causati dal movimento volontario.

Per far fronte alla continua variazione delle forze esterne, che destabilizzano costantemente postura ed equilibrio, il nostro organismo utilizza diverse entrate recettoriali che lo informano costantemente sulle variazioni di posizione del nostro corpo e sull’ambiente esterno:

– afferenze labirintiche;

– afferenze visive.

– afferenze propriocettive;

– afferenze meccanocettive;

– afferenze esterocettive;

Le principali afferenze meccanocettive, propriocettive ed esterocettive, derivano dall’appoggio podalico. Il piede è infatti nel suo insieme organo recettore ed effettore per l’equilibrio e la postura, essendo l’unica parte del nostro corpo costantemente in appoggio durante la stazione eretta. Le informazioni tattili, spaziali, propriocettive ed esterocettive raccolte a livello del piede vengono convogliate al nostro cervello e permettono di informarlo costantemente sulle oscillazioni del nostro corpo, contribuendo quindi alla funzione d’equilibrio.

Tutte le informazioni raccolte a livello recettoriale viaggiano lungo le vie nervose in maniera rapidissima, per rispondere all’azione destabilizzante delle forze esterne, che è continuamente mutevole per intensità e direzione, quindi imprevedibile, richiedendo un costante adattamento posturale per mantenere l’equilibrio. La risposta a queste forze può avvenire solamente nel breve lasso temporale che segue la loro azione e precede la perdita di equilibrio. Non potendo essere programmata e dovendo essere immediata, questa reazione posturale deve avvenire contemporaneamente alla perdita di equilibrio. Basterà che la singola attività di un recettore funzioni male o risulti alterata, come ad esempio nell’utilizzo di calzature incongrue, per determinare una perdita di equilibrio o peggio la caduta a terra.

I movimenti volontari sono invece causa di altri tipi di reazioni posturali. Queste reazioni vengono programmate (assieme al movimento volontario stesso) prima dell’esecuzione motoria. Le reazioni posturali volontarie sono contemporanee al movimento ed iniziano una frazione di secondo prima della perdita di equilibrio. Per questo sono dette reazioni anticipatorie, che risentono fortemente dei fenomeni di apprendimento motorio, vengono quindi innescate sulla base dell’esperienza.

Abstract of the article in English

The relationship between posture and balance is very complex. Our body uses different receptors to constantly respond to changes in his center of gravity and to regulate the muscle tone in order to maintain balance. Training to increase proprioceptors and balance development brings many advantages which are described in the article.

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