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Il metodo “coordinabolico” nel miglioramento delle performance degli sport di situazione

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Per poter esaminare bene questa tematica, è opportuno compiere prima una breve analisi di alcuni argomenti propedeutici per la comprensione del tema sul quale si incentra l’interesse di questo articolo.

Si distinguono vari tipi di abilità, a seconda delle caratteristiche del compito motorio, infatti se viene data più importanza agli elementi motori piuttosto che agli elementi cognitivi, si differenzieranno rispettivamente le abilità motorie e quelle cognitive; mentre a seconda delle modalità organizzative del compito motorio, distinguiamo le abilità discrete, quando il compito motorio ha un inizio ed una fine ben distinti; le abilità continue, quando l’inizio e la fine non sono ben distinte e le abilità seriali, che corrispondono a più abilità discrete insieme. Infine a seconda del livello di prevedibilità ambientale in cui viene svolto il compito motorio, si differenziano le abilità chiuse o “Closed Skills”, per le quali l’ambiente è prevedibile, quindi ininfluente sul compito motorio e le abilità aperte o “Open Skills”, per le quali l’ambiente è totalmente imprevedibile, quindi fortemente influente sul compito motorio; queste sono le abilità caratteristiche di tutti gli sport di situazione.

Gli sport di situazione vengono definiti da Manno (1979) “… gli sport nei quali l’esecuzione della tecnica dipende dalle condizioni agonistiche, particolarmente quelle tecnico-tattiche, e dall’opposizione dell’avversario e/o della squadra avversaria”.

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