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Il doping: analisi delle diverse classi di sostanze

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Con il termine doping si intende l’uso di medicinali o sostanze biologicamente attivi con lo scopo di aumentare le capacità fisiche e le prestazioni di un atleta. Numerose sono le sostanze farmacologiche in grado di modificare particolari aspetti del metabolismo umano, migliorando la prestazione fisica di chi le assume, quindi anche le performance degli atleti.
Tale pratica risulta sempre più frequente tra gli sportivi di tutte le discipline e costituisce un illecito penale regolamentato da norme specifiche.
Il doping si presenta in diverse forme e nel tempo si è arricchito delle nuove scoperte in campo farmacologico e medico che hanno trovato sempre più sostanze in grado di influenzare le capacità atletiche.
L’arsenale farmacologico in mano agli sportivi è quindi in costante evoluzione, così come il regolamento che lo controlla, che deve essere appunto al passo con la pratica stessa.


È bene precisare che non sono tutti i farmaci ad essere vietati ad uno sportivo dal regolamento antidoping, ma solamente quelli che gli organi competenti considerano in grado di generare un miglioramento delle capacità fisiche. In pratica la definizione di sostanza dopante è una definizione legislativa, nel senso che è un regolamento a stabilire quali che siano le sostanze considerate doping e di cui ne è quindi vietato l’uso da parte degli atleti.
La capacità di questi farmaci di influenzare le prestazioni atletiche a volte è solamente presunta e non reale, in quanto in alcuni casi non ci sono studi in grado di confermare questa ipotesi. Tuttavia reale o presunta che sia questa proprietà di un medicinale, nel momento in cui viene inserito nella lista dei composti vietati non è utilizzabile da un atleta.


La valutazione di quali sostanze vietare spetta al comitato olimpico internazionale che aggiorna periodicamente la lista dei composti dopanti in base a valutazioni fatte, tenendo in considerazione oltre ai reali potenziali nel modificare le prestazioni fisiche, anche i possibili rischi di abuso.

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Da sempre affascinato dalle scienze biologiche e dallo sport, seguendo questa passione ha conseguito due lauree presso l'Università  di Modena, maturando allo stesso tempo una profonda esperienza nell'allenamento fisico e l'attività  motoria.

Osservatore critico di tutto ciò che riguardava il condizionamento atletico, nel corso degli anni ha sviluppato un approccio personale all'allenamento, senza mai lasciarsi influenzare dalle mode del momento. Studiando i meccanismi biochimici alla basa degli adattamenti fisiologici all'attività  motoria, ha realizzato un personale metodo di allenamento basato sulla biochimica del metabolismo.
Si occupa di salute, fitness e sport da oltre 20 anni. Attraverso il suo percorso universitario (che ha portato al conseguimento di due lauree in materie scientifiche quali biotecnologie e farmacia) e tramite la sua attività  presso palestre e centri sportivi come tecnico, istruttore, personal trainer prima e come consulente e formatore per gli istruttori negli ultimi anni.

Come testimoniano le numerose pubblicazioni, è uno dei maggiori conoscitori dell'attività  fisica finalizzata al dimagrimento.

In particolare in merito all'attività  fisica ad alta intensità  come strumento ottimale per l'innalzamento metabolico e la perdita di grasso


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