Numero 15

La Match Analisys

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“L’allenamento sportivo è un processo pedagogico – educativo complesso, che si concretizza con l’organizzazione dell’esercizio fisico ripetuto in quantità ed intensità tali da produrre sforzi progressivamente crescenti che stimolino i processi fisiologici d’adattamento dell’organismo e favoriscano l’incremento delle capacità fisiche, psichiche e tecniche dell’atleta, al fine di consolidare ed esaltare il rendimento di gara”. (Vittori C., 1997)

Partendo da questo presupposto si può asserire che per organizzare e programmare in maniera adeguata un piano di lavoro è necessario conoscere: le reali sollecitazioni imposte dalle competizioni dello sport in esame e le reali capacità e qualità dell’atleta (D’Ottavio S., Tranquilli C. 1992; Izzo R. 2010). 
Tali caratteristiche risultano essere di grande importanza per la definizione di un progetto utile alla corretta somministrazione dei carichi di lavoro specifici per ciascun atleta in un dato sport. L’evoluzione dello sport a livelli sempre più elevati, l’utilizzo di un sistema analitico di studio degli avversari e della propria squadra e la continua ricerca della massima prestazione, ha fatto si che nell’attività sportiva moderna si sia diffusa, in maniera esponenziale, l’utilizzo della scienza statistica applicata all’evento (Match Analysis). 

La match analysis è la metodica di rilevamento dati che, attraverso l’indagine scientifica e statistica, consente di valutare in modo oggettivo il rendimento fisico e tecnico-tattico del singolo atleta e dell’intera squadra. Si tratta, difatti, di un mezzo che trasforma il modello di prestazione in un dato matematico per poter analizzare meglio il modello stesso e migliorarlo attraverso l’allenamento (D’Ottavio S. et al. 2010). La diagnosi della prestazione è fondamentale per scegliere, classificare e stabilire i contenuti concreti del gioco, permettendo così allo staff tecnico di sviluppare forme e metodi di allenamento più economici ed efficaci.

Questa analisi risulta essere utile soprattutto nelle discipline open skills (calcio, pallavolo, basket, tennis ecc.), in cui il susseguirsi degli eventi porta a circostanze sempre diverse e che pertanto necessitano della statistica per il rilevamento dei dati (scouting) così da riuscire a scomporre la gara nelle sue componenti più frequenti. Questo approccio consente uno studio più specifico della gara stessa, da affiancare all’osservazione esperienziale sul campo.

Nel tennis, già da alcuni anni, si studia la prestazione dell’atleta visualizzando le zone in cui ha tirato il maggior numero di volte, la durata degli scambi e il decremento della forza di battuta; nel baseball e nel basket, sport dove è regina la statistica, si tiene conto del rapporto tra minuti giocati e minuti in panchina, dell’incidenza del singolo giocatore sul punteggio, del numero di salti o corse. Nella pallavolo, l’analisi notazionale viene utilizzata principalmente a supporto del gioco tecnico-tattico, lo scout conosce i dati relativi a tutte le avversarie, come si sviluppa il gioco ad un determinato punteggio o in certe situazioni; questo permette di allenare la squadra per far si che si adegui nel minor tempo possibile.

Nella fattispecie il calcio, definito come “ sport aerobico – anaerobico alternato” (Dal Monte A., Faina M., 1999) ha raggiunto livelli altissimi, impensabili rispetto agli anni precedenti, per quanto concerne l’incremento delle richieste prestative. Per tali motivazioni il carico interno ed esterno richiesto ai calciatori durante competizioni ed allenamenti è divenuto principale oggetto di ricerca. Storicamente, secondo la letteratura scientifica, fu Charles Reep uno dei primi ad attuare tale analisi, utilizzando solo un taccuino e una matita, con l’intuizione che le informazioni potessero essere utilizzate e analizzate per pianificare migliori e più corrette strategie di gioco. L’analisi durante una performance sportiva, si basava sulla semplice annotazione delle capacità e qualità atletiche e sulle risultanze tecniche dei giocatori.
Con il passare degli anni, si inizia ad utilizzare schede pre-stampate di valutazione, in cui vengono trascritti alcuni dati da analizzare, interessanti per lo staff tecnico. L’operatore (scoreman), procede annotando gli item d’interesse del tecnico, compilando il modulo valutativo con simboli e segni.

Altri sport scientist, come Jeans Bangsbo, durante gli allenamenti valutano le distanze percorse dei giocatori usando solamente un giudizio soggettivo, fondato su una misurazione personale e non tramite un oggettivo strumento di misura. Tali metodiche di valutazione, ovviamente, presentano margini di errori notevoli. Le problematiche della raccolta dati, riguardano la contemporanea attività di visione e annotazione in tempo reale delle situazioni di gioco, inoltre, la valutazione dell’operatore è del tutto soggettiva, non presentando rigore scientifico. Successivamente, l’utilizzo delle prime videocamere ha reso possibile rivedere le prestazioni numerose volte permettendo di eliminare l’errore di valutazione dell’osservatore e aumentare i parametri rilevabili, fornendo ai tecnici un’ immagine più completa della performance. Arrivati a questo stadio dello sviluppo, i problemi principali di questo tipo di tecnica di valutazione sono costituiti dai tempi di osservazione troppo lunghi e dal tipo di analisi da effettuare per arrivare a dei risultati concreti in breve periodo. L’avvento dei personal computer, ha segnato il passaggio verso un “data collection” sempre più efficiente, un’elaborazione sempre più ricercata e rapida dei dati con valutazioni automatiche e statistiche sempre più dettagliate.
Oggi, sempre tramite utilizzo di hardware e software dedicati, si è giunti ai moderni metodi di analisi e di rilevamento automatico su ampie superfici, rilevando numerosi dati sul profilo tecnico-tattico e atletico, con un inizio anche della valutazione psicologica e sulle selezioni delle azioni da parte dell’atleta. Tali sistemi di valutazione sono legati essenzialmente al riconoscimento della posizione e del movimento in campo del soggetto (velocità, distanze percorse, traiettorie) e al rilevamento del suo rapporto con i compagni, gli avversari e la palla. Gli avanzamenti tecnologici hanno permesso nuovi metodi di valutazione di pattern motori, ossia il metodo delle multi-camere e quello dei GPS “global position system”. Questi, rispetto all’analisi video del tempo di azione, hanno una maggiore obiettività e, alcuni di loro, un maggior tempo di risoluzione che permette uno studio più globale dei modelli di movimento.

Abstract of the article in English

In modern football, the in-depth analysis and attention to each detail about all aspects of collective and individual performance are  essential elements for a successful coach who wants to aim at the highest levels.The match analysis is the tool of data collection that, through the scientific and statistical investigation, allows to evaluate, in an objective way, the physical and technical-tactical performance of the single athlete and of the whole team.Football, like most team sports, is characterized from running actions during the game which involve changes of  speed and direction. The qualitative analysis of  game’s phases, relative to the opponent and also to its team, gives to the coach extreme credibility towards the players. There are a lot of methods and techniques of match analysis, however what really matters is the message / signal that is given to the players: a message of constant study and  thorough analysis of every single aspect that influences sports performance.

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